Il professor Giovanni Adami (Nanni) è un insegnante di informatica di un istituto tecnico di Livorno. È un uomo tranquillo, scrupoloso, talvolta schivo. Dopo il fallimento del suo primo matrimonio con Gaby, è coniugato con Irene e ha una figlia ormai adulta.  Ama il suo lavoro, però ogni matti­na, durante il tragitto per andare a scuola, una sorta di muta inquietudine lo assale perché avere a che fare con gli studenti non è cosa semplice, le dinamiche sono molte e le sorprese quasi quoti­diane. Inoltre ci sono tutti quegli intrecci relazionali con i genitori, i colleghi e il personale ausiliario che richiedono sempre estrema attenzione. Quella sua in­quietudine lo fa riflettere, ma forse è semplicemente il suo lavoro di insegnante che comincia a pesargli oppure lo annusano, così si dice, perché quando c’è qualche problema vengono sempre a cercare lui. E lui, il professor Giovanni Adami, dopo qualche iniziale titubanza si getta anima e corpo nelle situazioni più disparate che lo costringono a indossare i panni ora del confidente, ora dell’inve­sti­gatore, ora dello storico che va a scavare nel passato per risolvere qualche caso che non ha trovato spiegazione e che, anche dopo anni, turba gli animi degli interessati. Sono casi complessi, talvolta intrighi pericolosi avvolti dal mistero, spesso taciuti e nascosti dagli anni e dagli eventi. Per dipanare quelle matasse occorre perseveranza e logica informatica; doti che Nanni possiede e che applica con la sua usuale determinazione.

E la vita sentimentale? È tranquilla perché Nanni è un uomo felicemente sposato. Così si usa dire. Dunque?

Dunque c’è sempre di mezzo una donna che riesce comunque a esercitare su lui un certo fascino.